Avviata la consultazione degli operatori sul nuovo Allegato A.79 del Codice di Rete
Terna si appresta a definire un nuovo Allegato A.79 del Codice di Rete sui requisiti tecnici di connessione degli impianti di accumulo elettrochimico alle reti in altissima e alta tensione.
Il Tso ha messo in consultazione fino al 24 luglio (data poi prorogata al 31 luglio) un documento contenente: le caratteristiche generali d’impianto e il campo di funzionamento necessari per la connessione alle reti AT o AAT; le caratteristiche dei sistemi di protezione ai fini del funzionamento in sicurezza del Sistema elettrico nazionale; i servizi che gli impianti di accumulo devono fornire per la salvaguardia della sicurezza del Sen nei suoi vari stati di funzionamento (stato normale, stato di allerta, stato di emergenza, stato di blackout e stato di rispristino); i requisiti di scambio dati in tempo reale per l’osservabilità degli accumuli da parte del Gestore ai fini dell’esercizio del Sen; i requisiti di monitoraggio per la supervisione della conformità delle prestazioni degli impianti di accumulo alle regole di connessione e di esercizio definite dal Gestore.
Riguardo alle tipologie di accumulo a cui si applica il documento, si tratta di quelli direttamente connessi alla Rtn e quelli indirettamente connessi per il tramite di una porzione di rete con tensione nominale pari o superiore a 35 kV.
Agli impianti connessi sotto i 35 kV che offrono servizi su Msd si applicano i paragrafi 6.2, 6.3, 8.1, 8.5 8.6, 8.7, 8.11, 9, 10.1, 10.3. Per i restanti requisiti trova applicazione quanto normato dalla norma CEI 0- 16. Per queste tipologie la necessità dell’apparato Updm e l’applicazione dei requisiti di regolazione della tensione sono da intendersi applicabili solo su richiesta del Gestore.
Sono invece esclusi dal campo di applicazione del documento gli impianti di accumulo funzionanti come gruppi di continuità, ossia: quelli installati per fornire energia di riserva e funzionanti in parallelo con la rete per meno di cinque minuti al mese con il Sen in stato normale di funzionamento; accumuli che non hanno un punto di connessione permanente e utilizzati dai gestori di rete per fornire temporaneamente potenza quando la normale capacità del Sen è parzialmente o completamente indisponibile.
Eventuali limitazioni rispetto ai requisiti del presente documento, oppure applicazioni a strutture d’impianto diverse da quelle prese a riferimento, dovranno essere concordate con il Gestore in fase di richiesta di connessione e in ragione delle specificità del sito di installazione.
Tra le altre cose, il documento riporta alcuni adempimenti a cui è tenuto l’Utente.
In primis, effettuare le manovre sull’impianto di sua competenza ed eseguire in tempo reale gli ordini impartiti dal Gestore ai fini della sicurezza del Sen, mediante un sistema di teleconduzione ovvero tramite il presidio attivo degli impianti 24 ore al giorno.
Poi, effettuare tutte le azioni necessarie affinché il proprio impianto sia integrato nei processi di controllo (in tempo reale e in tempo differito) e di conduzione della Rtn. Ancora, rendere disponibili al Gestore le telemisure e i telesegnali di impianto necessari per l’osservabilità e il controllo remoto della rete.
L’utente deve inoltre garantire il corretto funzionamento e l’efficienza degli organi di manovra e d’interruzione, degli automatismi, degli interblocchi e delle protezioni, garantire l’efficienza dei sistemi di regolazione della potenza e della tensione, nonché garantire il pronto intervento e la messa in sicurezza degli impianti.