23.07.2018 | Sharen’go e Axpo propongono la filiera della mobilità sostenibile

Car sharing a tutto watt

Funzionale, conveniente e sostenibile: queste dovranno essere le caratteristiche della mobilità privata nel prossimo futuro. Caratteristiche che sono state già anticipate nell’ambito di sperimentazioni e progetti avviati negli ultimi anni in molte città, anche in Italia. L’obiettivo è quello di decongestionare le strade, ridurre le emissioni, e quindi l’inquinamento urbano, oltre che ottimizzare le risorse e i tempi dedicati agli spostamenti. Tra le iniziative fino a oggi sviluppate nel tentativo di raggiungere questi obiettivi spiccano sicuramente quelle basate sulla trazione elettrica e condivisione dei mezzi di trasporto utilizzati. La prima offre i benefici di un ridotto impatto sull’ambiente, la seconda consente di ridurre i costi, aumentando la facilità degli spostamenti rispetto ai mezzi privati o pubblici penalizzati rispettivamente dalle difficoltà di parcheggio o di frequenza di transito.

Il connubio è vincente: non si inquina nell’utilizzo dei mezzi e si massimizza la loro disponibilità e il loro utilizzo. Con una flotta di 2000 auto elettriche in servizio di car sharing stiamo portando avanti la rivoluzione della mobilità: promuoviamo la libertà di utilizzare un automezzo in forma privata, senza gli obblighi e i costi della proprietà e con l’accesso libero a parcheggi e ztl. In più non inquina”.
Chicco Tagliaferri, direttore Sharen’go dell’area di Roma

Sharen’go, di proprietà della società CS Group, è uno dei maggiori servizi di vetture condivise a Milano e Roma, ma l’unico con una flotta esclusivamente elettrica. Il concetto del car sharing elettrico non si applica poi solo al servizio per clienti privati:

Stiamo promuovendo la soluzione della condivisione anche alle aziende che in tal modo possono ridurre i costi di mobilita? ridimensionando la propria flotta aziendale, e dare un contributo importante alla riduzione dell’inquinamento urbano.

Affianca Sharen’go nella città di Roma l’operatore elettrico Axpo Italia impegnato nella realizzazione di una rete nazionale di punti di ricarica.

Non basta che la trazione sia elettrica per essere veramente sostenibile. Una vettura deve essere alimentata con energia prodotta da una fonte rinnovabile. Altrimenti si trasferisce solo la sorgente delle emissioni: dal tubo di scappamento dell’auto al camino di una centrale magari a carbone. La vera mobilità verde è infatti solo all’interno di una filiera virtuosa che oggi parte da un impianto a energia rinnovabile e arriva all’alimentazione di un motore elettrico. Presto tuttavia questo percorso terminerà nell’utilizzo finale della batteria, ormai esausta, come accumulatore per gli stessi impianti rinnovabili.
Marco Garbero, Direttore generale di Axpo Energy Solutions

Si deve infatti considerare la vettura elettrica non solo come un mezzo di trasporto, ma anche come un punto di stoccaggio funzionale al sistema.

Abbiamo già la tecnologia per trasferire la carica da una batteria mobile a un’utenza fissa consentendo così di alimentare punti distaccati dalla rete. Infine stiamo già sperimentando il riciclo di vecchie batterie non più performanti sulle vetture, ma ancora utilizzabili per fungere da economica riserva su piccole reti locali. L’energia non utilizzata di un pannello solare può infatti essere immagazzinata per garantire la carica nelle ore di non produzione.

Axpo Italia e CS Group hanno sviluppato una partnership che prevede non solo lo sviluppo del servizio di car sharing, ma anche la proposta di soluzioni integrate per le aziende che volessero dotarsi direttamente di una flotta elettrica.

Proponiamo alle società il noleggio di vetture e colonnine di ricarica insieme alla fornitura dell’energia: insomma una soluzione di mobilità elettrica chiavi in mano. suggeriamo poi ai clienti di estendere, ove naturalmente sia possibile, la fruizione dei punti di ricarica anche al pubblico. In questo modo si può creare un ricavo aggiuntivo con la vendita di energia dalle colonnine.

Un’altra possibilità per ottimizzare ulteriormente l’investimento è rendere disponibile le vetture ai dipendenti fuori dell’orario di lavoro.

Questa è una pratica molto diffusa all’estero: i dipendenti possono servirsi del parco macchine aziendale a fronte di un corrispettivo orario. Stiamo mettendo a punto la piattaforma software per la gestione di questo specifico doppio utilizzo delle vetture, che per l’azienda può rappresentare l’opportunità di offrire un benefit non trascurabile al dipendente, avendo allocato già i costi fissi dell’infrastruttura e del veicolo.
Marco Garbero, Direttore generale di Axpo Energy Solutions Italia

Articoli correlati

Gas

Mobilità elettrificata e officine, così si preparano gli specialisti del domani

Scopri di più

Gas

Zoom sulle comunità energetiche, ecco chi può farne parte e come si attivano

Scopri di più

Gas

Filiere alimentari, la lotta al cambiamento climatico parte da qui

Scopri di più

Gas

Le (tanti) voci della decarbonizzazione

Scopri di più