Avviato a marzo l’iter per il 2019/2020. Il Tso esamina alternative per le stazioni di conversione del cavo Campania-Sicilia-Sardegna. E Cingolani risponde ai dubbi in Parlamento

Piani Terna e Tyrrhenian link: avanti con le consultazioni

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Procede l’iter autorizzativo dei Piani di sviluppo di Terna 2019/2020 e del principale intervento in essi previsto, ossia il Tyrrhenian link.

Un avviso del Mite pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 31 marzo ha annunciato l’avvio della consultazione pubblica sui due Piani decennali.

La procedura di Vas era partita il 19 febbraio 2020. In luglio l’allora ministero dell’Ambiente ha acconsentito alla richiesta di Terna di unificare le procedure dei Piani 2019 e 2020 in un unico rapporto ambientale, “con il vantaggio di avere una valutazione dei potenziali effetti cumulativi su due anni”.

Il termine per le osservazioni è di sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso.

Come detto, il principale progetto del Piano è il collegamento Campania-Sicilia-Sardegna con i suoi 3,7 mld € di investimento. In attesa di fornire all’Arera le ulteriori informazioni richieste sull’analisi costi-benefici del tratto Campania-Sicilia, Terna ha completato la consultazione pubblica su tale ramo. Il 30 e 31 marzo si sono tenuti infatti gli incontri online conclusivi.

Il Tso ha deciso di approfondire con Regione Campania e Comune di Eboli le proposte del territorio per una localizzazione alternativa della stazione di conversione: l’area dell'ex Mercato ortofrutticolo in località San Nicola Varco e un’area sita nella zona Pip del Comune di Eboli.

Il Tso analizzerà “i principali elementi di tutela paesaggistici, urbanistici e ambientali, oltre che esigenze tecniche e sociali” delle soluzioni proposte.

Nel corso della presentazione la società ha confermato inoltre il suo impegno ad attuare misure compensative a favore dei territori con azioni coordinate con le amministrazioni comunali e a verificare la fattibilità di interventi di razionalizzazione della rete elettrica nazionale esistente nelle aree oggetto di intervento.

Per quanto riguarda la Sicilia, viene confermata la localizzazione accanto all’esistente stazione elettrica di Caracoli. Scelta che “tiene conto del proficuo confronto con la cittadinanza e l’amministrazione comunale” e che “permetterà di aumentare la sostenibilità ambientale dell’impianto elettrico a beneficio delle comunità locali, minimizzando l’impatto e favorendo l’integrazione armonica con il territorio”, rimarca il Tso.

“La collaborazione tra il Comune e Terna – ha dichiarato la sindaca di Termini Imerese Maria Terranova – ha portato a una localizzazione della stazione adeguata alle necessità del territorio. Grazie alla consultazione pubblica preventiva il comune ha svolto un ruolo da protagonista con l’obiettivo di giungere alle soluzioni condivise e compatibili con le traiettorie di sviluppo che anche questa amministrazione ha previsto per Termini Imerese”.

La questione della localizzazione delle stazioni è stata oggetto anche di un’interrogazione di Federico Conte (LeU), alla quale ha risposto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso di un question time alla Camera.

“Al nostro ministero – ha sottolineato - risulta che Terna non abbia individuato impedimenti di carattere tecnico allo sviluppo di due nuove ipotesi di localizzazione che, al momento, sono in fase di approfondimento”.

Inoltre, ha aggiunto “non sono, fino ad ora, emerse incompatibilità con la realizzazione, già programmata, del terminale meridionale di Battipaglia della linea ferroviaria ad alta velocità e capacità e, comunque, se dovessero emergere in seguito ostacoli e interferenze, ovviamente, si dovrà avviare la ricerca di apposite soluzioni”.

Per quanto riguarda infine gli impatti sulla salute pubblica dei campi elettromagnetici, Cingolani ha garantito che “tutti gli interventi in corrente alternata dovranno essere realizzati nel rispetto delle normative vigenti”.

Conte ha ribattuto lamentando che la consultazione ha interessato “circa 150 persone su una popolazione di oltre 100 mila abitanti” e che “al centro della Valle del Sele, dove dovrebbero essere ubicati questi due impianti, si infligge una ferita insanabile per la vocazione agrituristica di quella area”.

Va infine segnalato che Terna dovrà coinvolgere la Regione Sicilia nell’ambito della procedura di verifica di ottemperanza alla via per l’elettrodotto a 380 kV “Paternò -Priolo”.

La determina Mite del 29 marzo sancisce infatti la “non ottemperanza alla prescrizione A.15 contenuta nel decreto di compatibilità ambientale n. 352 del 28 novembre 2013”, per cui “il proponente dovrà presentare una nuova istanza per l’avvio della verifica, entro i termini stabiliti dal provvedimento di compatibilità ambientale, e tenendo conto di quanto indicato” dalla Commissione Via/Vas.

Il Tso dovrà in particolare condividere con la Regione il piano dettagliato contenente sia la tempistica, sia le modalità di realizzazione degli interventi di razionalizzazione della rete esistente previsti nel Protocollo d'intesa stipulato nel 2010.

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