L’innovazione sostenibile

L’incontro periodico promosso da Axpo e dedicato al trading di energia quest’anno ha come tema il trasferimento dell’innovazione all’interno delle organizzazioni aziendali. L’evento, denominato “Axpo Innovation Talks” e programmato come consuetudine a metà giugno a Rapallo, raccoglie i professionisti e le maggiori aziende impegnate nelle attività di trading delle commodity energetiche. L’argomento scelto per questa edizione è particolarmente sentito vista la rapida evoluzione delle tecnologie e la crescente complessità nel gestirle all’interno delle organizzazioni che devono, per questo, essere ripensate e riorganizzate. Salvatore Pinto, Presidente di Axpo Italia e fondatore di società di venture capital dedicate a sostenere startup tecnologiche, è un esperto in questi processi.

 

Alla luce delle sue esperienze quali sono le maggior difficoltà che si incontrano nell’introdurre processi o prodotti innovativi all’interno di un’azienda?

 

“La parte più difficile nell’adozione di una nuova tecnologia o di una soluzione innovativa è spesso il cambiamento di cultura e di organizzazione che la accompagna. Si tratta infatti di un importante cambio di passo e di mentalità che sollecita comportamenti alternativi e approcci inusuali rispetto alla prassi consolidata. La sfida sta quindi nel coinvolgere l’intera organizzazione aziendale e nel motivarla rispetto al cambiamento. Il tema tuttavia è molto più ampio e riguarda la rapida evoluzione dei comportamenti sociali e delle aspettative personali che inevitabilmente si riflettono sulle scelte e nelle modalità di acquisto. Naturalmente sono soprattutto le nuove generazioni a essere portatrici di questi cambiamenti e ad anticipare possibili trend di consumo. Le aziende che non saranno in grado di cogliere questi mutamenti e di adattare il loro modello di business saranno escluse da questi nuovi mercati”.

 

I comportamenti sociali si modificano anche grazie alle nuove tecnologie abilitanti che rapidamente stanno diventando popolari e di uso quotidiano.

 

“Certamente e questa diffusione comporta indubbi vantaggi ma anche criticità. Pensiamo alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, la connessione veloce e l’Internet of Things applicate nella vita quotidiana. Nello stesso tempo dobbiamo preoccuparci del controllo e della manipolazione sulle informazioni divulgate attraverso le nuove piattaforme di comunicazione che possono orientare o distrarre l’opinione pubblica. Si aprono nuovi inediti scenari che dobbiamo saper gestire”.

Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia, e Enzo Baglieri, executive Mba director Sda Bocconi

La tecnologia tuttavia non solo abilita nuovi comportamenti, ma ne viene anche influenzata…

 

“Gli stessi orientamenti sociali e i comportamenti economici a questi sottesi stimolano a sviluppare e offrire nuove soluzioni. Cito, per esempio, l’interesse verso la fruizione di servizi più che il possesso di beni che ha indotto a creare prodotti innovativi basati sulla proposta di esperienze e non sull’acquisto. Tali esperienze vengono poi condivise attraverso le piattaforme social creando canali alternativi di distribuzione del prodotto stesso”.

 

Tra queste nuove esperienze condivise potremmo annoverare anche l’adesione a movimenti ispirati da una rinnovata sensibilità ambientale, come è il caso di quello promosso da Greta Thumberg. Ritiene che oggi le nuove tecnologie possano essere una concreta risposta ai problemi ambientali di cui si ha finalmente consapevolezza?

 

“La diffusa sensibilità per l’ambiente ha finalmente spinto le grandi aziende a investire in prodotti a basso impatto ambientale e i governi a prendere in seria considerazione il tema, con stringenti normative dedicate. In alcuni settori siamo già in questa direzione. Penso, per il settore energetico, allo sviluppo delle rinnovabili o all’evoluzione delle tecnologie di accumulo. Eclatante è poi la diffusione della mobilità elettrica, spesso congiunta a un utilizzo condiviso delle vetture. Si conciliano così due aspetti: l’attenzione verso l’ambiente, con la scelta di un veicolo a zero emissioni, e la volontà di fruire di servizi, non di accumulare beni”.

"La parte più difficile nell’adozione di una nuova tecnologia o di una soluzione innovativa è spesso il cambiamento di cultura e di organizzazione che la accompagna."

Salvatore Pinto

L’innovazione tecnologica sarà quindi sempre più alleata alla sostenibilità ambientale?

 

“Assolutamente: l’innovazione vera oggi non può che essere sostenibile. Le nuove città intelligenti, per esempio, offriranno soluzioni di alloggio, mobilità e lavoro a basso impatto ambientale, ma permetteranno anche una qualità di vita maggiore. Rispetto alle attuali metropoli queste città, grazie all’integrazione di reti digitali, generazione elettrica distribuita e tecnologie ad alta efficienza saranno non solo più sostenibili, ma anche più vivibili. Di questo futuro abbiamo ormai chiarezza e già tanti esempi concreti. La sfida al degrado ambientale è drammatica e impellente, ma oggi abbiamo gli strumenti per poterla affrontare”.

 

Non tutti sono così ottimisti e i segnali di un devastante cambiamento climatico indotto da uno sfruttamento insostenibile dell’ambiente sono ormai evidenti.

 

“In realtà non è mai successo nella storia dell’umanità che un così grande numero di scienziati, con così elevate competenze e in tanti luoghi differenti, siano stati in relazione continua e in tempo reale grazie a una rete di comunicazione ultraveloce come oggi accade. Ciò sta consentendo la condivisione di esperienze e progetti che sono il motore dell’esponenziale sviluppo tecnologico che stiamo vivendo.  Oggi abbiamo realmente la possibilità concreta di realizzare un nuovo mondo. Questo convincimento mi fa essere positivo sul futuro, nonostante le drammatiche sfide che si dovranno affrontare”.

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