Le priorità europee sulla ricerca, il nuovo bando Horizon

Un piano strategico quadriennale che partirà da quattro orientamenti su “tecnologie digitali”, “biodiversità e sistemi naturali”, “economia circolare e cambiamenti climatici” e “società”. Questa la struttura del nuovo Horizon, il programma della Commissione Ue che dovrà trainare la ricerca e l’innovazione europea dal 2021 al 2027 e che avrà una dotazione complessiva di 95 mld €.

Come primo step e per la prima volta, la Commissione ha predisposto un piano strategico per i primi quattro anni del settennato e che coprirà quindi il periodo 2021-2024. L’Esecutivo comunitario lo ha adottato a metà marzo, rendendo pubblici gli investimenti per il quadriennio, a cui dovranno contribuire anche le priorità della Ue per un'Europa verde e climaticamente neutra, che sia pronta per l'era digitale e con un'economia al servizio delle persone.

Il piano strategico individua anche i partenariati europei cofinanziati e co-programmati e le missioni della Ue da sostenere tramite Horizon. I partenariati riguarderanno settori che l’Unione europea definisce “critici”, come l'energia, i trasporti, la biodiversità, la salute, l'alimentazione e la circolarità e integreranno i dieci partenariati europei istituzionalizzati proposti dalla Commissione a febbraio 2021. Fra questi ve ne sono alcuni d’interesse per il settore energetico-ambientale, come quelli su bioeconomia circolare, aviazione pulita, con aeromobili a basse emissioni di carbonio, e idrogeno pulito. Vi sono poi progetti per cui si prevede un impatto trasversale, come quelli sulle ferrovie europee, le reti e i servizi intelligenti, le tecnologie digitali, la metrologia e la salute.

Quanto al piano strategico quadriennale per ricerca e innovazione, l’orientamento di maggior interesse – quello su economia circolare e cambiamenti climatici – si articola in quattro aeree d’impatto: la mitigazione dei cambiamenti, un’energia pulita e a prezzi accessibili, un sistema di trasporti che sia sostenibile e smart e un’economia che sia circolare e pulita.

Come si legge nel piano, tale componente poggerà a sua volta su quattro cluster: salute; digitale, industria e aerospazio; cibo, bio-economia, risorse naturali, agricoltura e sviluppo; e infine clima, energia e mobilità. Per quest’ultimo cluster, Horizon si propone di raggiungere soluzioni di carattere capaci di garantire una fornitura di energia più pulita a costi inferiori, affrontando i problemi di intermittenza e accumulo, ma anche lavorando su collegamenti più smart degli impianti industriali al sistema energetico, su trasporti più competitivi e su una mobilità più sicura per merci e persone.

Nel complesso, la Ue pretende agire per promuovere lo sviluppo di tecnologie, settori e catene del valore digitali, abilitanti ed emergenti fondamentali; per ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità dell'Europa e gestire in modo sostenibile le risorse naturali, per fare del Continente la prima economia circolare, climaticamente neutra e sostenibile, resa possibile dalla tecnologia digitale, e per creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica.