L’andamento delle quotazioni tra crolli e massimi storici, dal Green deal al Covid fino alla vittoria di Joe Biden

Prezzi di CO2: un anno di incertezza, poi lo sprint

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Dall’esplosione della pandemia di Covid-19, con annesso crollo delle quotazioni e dei consumi di energia, ai nuovi obiettivi climatici europei al 2030, fino alla Brexit e all’elezione di Joe Biden alla presidenza Usa. Negli ultimi 12 mesi non sono certo mancati gli spunti per il mercato della CO2 della Ue, che ha mostrato un andamento inquieto con uno sbalzo di prezzo nel periodo vicino ai 20 euro per tonnellata. Si è infatti passati dai circa 15 €/ton di metà marzo 2020, il livello più basso degli ultimi due anni, al record storico di quasi 35 €/ton dei primi giorni del 2021.

In realtà, dopo sei anni di sostanziale stallo sempre al di sotto dei 10 €/ton, il permesso di emissione Ue (Eua) aveva ripreso a correre già dal 2018, con un picco alla fine di quell’anno prossimo ai 25 €/ton, poi aggiornato nell’estate del 2019 a oltre 29 €/ton.

A questo punto sono però arrivate le prime notizie dell’epidemia di Coronavirus in Cina, tramutatasi in beve in pandemia. Risultato: il tonfo del prezzo della CO2 di marzo con i due mesi successivi in saliscendi, cui è seguita una netta ripresa a livelli mai visti prima tra la fine del 2020 e l’inizio di quest’anno.

Il Covid-19, insomma, ha solo interrotto un trend che viene da lontano e che, più che nelle contingenze della Brexit e delle recenti criticità del parco nucleare francese, trova i suoi fondamentali nel “Green deal” lanciato dalla Commissione von der Leyen all’indomani del suo insediamento nel dicembre 2019, con il conseguente focus sulle politiche climatiche. Focus che ha portato tra l’altro all’aumento dell’obiettivo Ue di riduzione delle emissioni di gas-serra al 2030 dal 40 al 55%, approvato il mese scorso dagli Stati membri Ue e ora in fase negoziale con l’Europarlamento, che per parte sua vorrebbe alzarlo ulteriormente al 60%.

L’aumento dell’obiettivo a fine decennio sarà ottenuto con una revisione del fattore lineare di riduzione delle Eua in circolazione oppure con una riduzione “one-off” del numero di quote del sistema Ets, che in futuro dovrebbe includere anche il settore del trasporto marittimo.

Gli indicatori dei prezzi della CO2 sembrano dunque puntare al rialzo, complice anche il ritorno degli Usa nell’accordo sul clima di Parigi, decretato da Joe Biden poche ore dopo il giuramento come presidente.

Su tutto, naturalmente, pesano però gli imprevedibili effetti della pandemia.

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