18.05.2018 | Axpo e gli investimenti esteri in Italia: il gruppo Axpo, che da anni investe nello sviluppo sul territorio italiano, si posiziona in controtendenza rispetto ai dati dell’Aibe index

Il rilancio degli investimenti esteri e lo sviluppo del mercato energetico

Secondo l’Aibe index promosso da AIBE, Associazione Italiana Banche Estere,  l’Italia è tra i paesi meno attrattivi per i capitali esteri nel panorama europeo. Nonostante questo alcune aziende continuano a investire credendo nello potenzialità del nostro paese. Axpo è tra queste.

Axpo e la scommessa del mercato energetico italiano

Il gruppo Axpo è presente nel settore dell’energia in Italia fin dalla liberalizzazione del mercato. Dal 2007 ha investito oltre il miliardo e mezzo di euro nella costruzione di centrali di produzione, parchi eolici e grandi opere, come la TAP, il metanodotto che collegherà l’Italia ai Balcani attraverso l’Adriatico. Un opera che rilancerà il nostro paese in chiave strategica per l’approvvigionamento europeo dai paesi produttori di gas.

Andrea Benveduti, Chief Financial Officer di Axpo Italia e membro del CdA delle società del gruppo Axpo in Italia, fornisce un quadro della situazione attuale:

“Al di là delle statistiche l’Italia viene percepita in maniera ambigua dalle società estere quando si parla di investimenti:

da un lato viene riconosciuto in maniera unanime un alto valore alle professionalità impiegate nelle aziende sul territorio, così come viene riconosciuta trasversalmente l’efficacia delle iniziative imprenditoriali del management italiano.

Dall’altro la complessità dell’impianto normativo, legislativo e in particolare fiscale rappresenta un deterrente per le multinazionali che si approcciano all’Italia come meta di possibili investimenti.

La differenza in questo contesto è determinata dalle persone e dalle professionalità che stanno dietro al partner a cui ci si rivolge per l’attuazione dell’investimento. La conoscenza che i team di lavoro hanno del mercato e della legislazione di riferimento è il fattore che ne determina il successo.”

Andrea Benveduti aggiunge:

“Il team da me coordinato, composto da oltre 50 persone, è dedicato alla valutazione e l’implementazione di piani d’investimento sul territorio italiano, oltre che alla supervisione della contabilità generale. L’obbiettivo del nostro lavoro è quello di valutare la fattibilità dei progetti di sviluppo, in grado di portare nuova crescita al territorio e rendere maggiormente attrattivo il paese per altri investimenti esteri.

Ad oggi Axpo è una delle aziende straniere che ha investito maggiormente per la creazione di nuovi impianti in Italia, con un realizzo totale di 2.000 MW di potenza installata e uno sviluppo commerciale che ha generato un fatturato complessivo di 2 miliardi di euro. Tutto questo avviene nonostante le numerose e crescenti incertezze legislative, politiche e in termini di normativa del settore.”

Gli elementi di incertezza per gli investimenti stranieri

A frenare gli investimenti stranieri concorrono diverse cause. Prima fra tutte l’instabilità politica a cui seguono le normative di legge incerte e i lunghi tempi burocratici. Anche il carico fiscale complessivo pesa sull’attrattività del nostro paese per i capitali esteri: 64,8%, ben 25% in più rispetto alla media degli altri paesi europei. Per quello che concerne in modo specifico il settore energetico, l’Italia ha deciso di uscire dalla Carta Europea dell’Energia nel 2016. L’Energy Charter Treaty aveva lo scopo di fornire norme giuridiche condivise tra tutti gli Stati aderenti, stabilizzando così il settore energetico e tutelando gli investitori.

Di certo esistono anche molti plus tutti italiani che possono rassicurare gli investitori stranieri, nonostante le evidenti difficoltà politiche e giuridiche. Tra questi ci sono un sistema bancario solido ed efficace, buone infrastrutture e personale qualificato di alto livello.

Per questi motivi Axpo ha creduto nelle potenzialità dell’Italia come paese in grado di generare sviluppo economico, andando oltre le evidenti e oggettive difficoltà e investendo in nuovi progetti, contribuendo così alla creazione di valore economico.

Lo sviluppo dei nuovi progetti industriali

Nel 2016, secondo il rapporto Irex sulle fonti rinnovabili di Althesys, sono stati investiti più di un miliardo di euro per le rinnovabili, ma gli investimenti esteri hanno riguardato per l’86% solamente acquisizioni e fusioni societarie, e solo per l’11% la fornitura di tecnologia e la creazione di nuovi impianti e progetti di largo respiro.

Gli investimenti riguardano quindi soprattutto l’acquisizione degli impianti di produzione energetica già esistenti, e non la creazione di nuovi. Questo rende il palco industriale del settore energia sempre più obsoleto e privo di rinnovamento, a differenza degli investimenti italiani all’estero, che riguardano la creazione di nuovi impianti.

La situazione del settore energetico all’estero

I paesi più attrattivi dal punto di vista energetico sono al momento la Germania e la Cina, assieme agli Stati Uniti e all’India. In Europa i paesi che ricevono più investimenti per lo sviluppo di nuovi progetti in campo energetico sono (dopo Germania) Gran Bretagna, Francia, Spagna e Russia.

L’Italia è ben lontana dai paesi più attrattivi per i capitali esteri, ma nonostante questo c’è chi, come Axpo, continua a investire per la generazione di valore sul territorio, contribuendo a far diventare l’Italia un paese all’avanguardia nel settore energetico.

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