Fast reserve, regolazione di tensione, regolazione secondaria di frequenza e modifiche Uvam. L’ingresso dei punti non trattati orari

Terna, il punto sui progetti pilota

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Cresce il ventaglio di progetti pilota di Terna portati avanti nell’ambito della delibera 300/2017, con l’obiettivo di ammettere sempre più risorse alla fornitura di servizi sul dispacciamento.

Una delle iniziative più attese era senz’altro quella sulla Fast reserve, che offre agli accumuli elettrochimici la possibilità di prestare il servizio di riserva ultrarapida di frequenza. Nell’asta svoltasi il 10 dicembre il Tso ha assegnato 250 MW a fronte di richieste per oltre 1.300 MW, con prezzi medi pari a circa un terzo della base d’asta.

Intanto Terna ha lanciato le consultazioni sulla regolazione di tensione e sulla regolazione secondaria di frequenza, conclusesi a inizio dicembre. Ora si attendono i Regolamenti definitivi.

Il primo servizio è rivolto a impianti (programmabili e non, quindi anche rinnovabili) connessi alla Rtn a seguito di adeguamenti impiantistici. Secondo la proposta consultata dal Tso la procedura è finalizzata alla conclusione di contratti a termine con periodo di consegna pari a: 39 mesi per le risorse che si rendono disponibili alla fornitura del servizio dal 1° novembre 2021; 36 mesi per le risorse che si rendono disponibili alla fornitura del servizio dal 1° febbraio 2022.

La procedura prevede l’esecuzione di un’asta per ogni categoria impiantistica e per ogni area di assegnazione, per un totale di otto aste. Nel caso in cui non sia espressamente indicato il periodo di consegna, questo sarà fissato con decorrenza al 1° febbraio 2022.

Venendo alla regolazione secondaria di frequenza, l’obiettivo è estendere il servizio a Fer (programmabili e non), accumuli e Uvam (Unità virtuali) aventi le caratteristiche tecniche definite nell’Allegato 2 e i cui punti associati dispongano tutti di dati di misura validati almeno quartorari. In tutti i casi la richiesta di qualificazione deve essere presentata con riferimento ad almeno 1 MW di semi-banda a salire e/o a scendere.

Il servizio potrà essere erogato anche in modalità asimmetrica, nella sola modalità a salire, nella sola modalità a scendere o con delle semi-bande a salire e a scendere di entità differente.

Terna ha messo in consultazione poi le nuove regole 2021 per le Uvam. Tra le novità proposte, la definizione di un prodotto annuale e di un prodotto mensile con fabbisogni dedicati, al fine di garantire ai Bsp maggiore flessibilità nell’impegno contrattuale e consentire la contrattualizzazione a termine anche a capacità nuova afferente ad Uvam che dovesse rendersi disponibile nel corso dell’anno.

Poi la riduzione dello strike price a 200 €/MWh a fronte di un numero di attivazioni sul mercato dei servizi pari a 20 per il prodotto annuale e 2 per il prodotto mensile (il premio resta invece a 30.000 €/MW/anno).

Riguardo agli obblighi di offerta, sono state esplicitate le tempistiche entro le quali Terna effettua le verifiche ed è prevista l’applicazione di una penale in caso di esito negativo. Il dco introduce poi la possibilità per il Bsp di ridurre il proprio impegno contrattuale nel corso dell’anno per tenere conto di determinati eventi (ad es. variazione dei consumi sottesi all’Uvam). Infine, da segnalare che il dco propone di introdurre un “floor” alla garanzia che ciascun Balance service provider (ossia il soggetto che aggrega i siti di consumo e/o produzione) deve prestare a Terna.

Da ultimo, va ricordato che nei mesi scorsi il Tso ha aperto le Uvam ai punti non trattati orari, ossia quelli per i quali non è ancora stato attivato il trattamento orario dei dati di misura.

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