06.07.2018 | Le tecnologie IT e OT condividono i dati ed evolvono verso modelli integrati

L’integrazione fra IT e OT come risposta al cambiamento

Quanto è importante far dialogare soluzioni tecnologiche e dipartimenti in passato separati?  Il tema introduce una nuova sfida per le utilities che vogliano rispondere a regole e mercati in continuo mutamento.

Le tecnologie d’informazione e di misurazione condividono i dati ed evolvono verso modelli integrati

Se ne parla spesso quando si cita lo Smart Manufacturing, e anche per le Utilities per innovare occorre un passaggio decisivo: l’integrazione di Information Technologies (IT) e Operational Technologies (OT).

L’Operation Technology, cioè tutta la tecnologia che supporta il controllo delle operazioni di fornitura di servizi nel settore delle utilities, ha avuto negli ultimi anni un’evoluzione equiparabile a quella dell’Information Technology, cioè la tecnologia che sta dietro alla raccolta, l’archiviazione e la trasmissione dei dati.

Se in passato dal punto di vista tecnico OT e IT non condividevano linguaggi comuni ed erano gestiti in maniera separata anche sotto l’aspetto organizzativo, oggi le soluzioni tecnologiche a disposizione permettono una sinergia di queste funzioni e aprono opportunità per creare innovazione.

Questo processo nasce dallo sviluppo e dalla ricerca nell’ambito dei software gestionali, ma anche dalla sempre maggiore disponibilità di dati che le aziende hanno sui consumi e le abitudini degli utenti.

La diffusione dell’Internet of Things e la raccolta massiva di dati, hanno incoraggiato in maniera naturale questo processo: il nuovo sistema di smart metering, è l’esempio di come questa integrazione andrà a portare un miglioramento in termini di prodotti personalizzati e di efficienza del servizio.

Con più dati a disposizione i fornitori di energia potranno migliorare in maniera esponenziale la targettizzazione dell’offerta verso i propri clienti e implementarla con servizi aggiuntivi che si adattino alle loro esigenze specifiche

Integrazioni tra IT e OT: sviluppi futuri

Il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’offerta prevista per il futuro nel settore delle utilities, comporterà la gestione di nuove complessità.

Sarà necessario un potenziamento sui protocolli di sicurezza che coinvolgono l’acquisizione e la condivisione delle informazioni acquisite e una validazione dei dati significativi per lo sviluppo del business.

In futuro sarà sempre più necessario ampliare ed estendere le attività di Business Analysis consente un ulteriore aumento dell’efficienza. Dal punto di vista dei distributori delle reti sono in particolare tre gli elementi da tenere in considerazione sul tema.

Possiamo dire che il prossimo futuro per il settore delle utilities e non solo, sarà caratterizzato da un approccio sempre più data driven, che sarà possibile proprio grazie all’integrazione di Information Technology e Operation Tecnology e una visione olistica dei processi aziendali.

Smart Metering: casi concreti di applicazione

Se in prima battuta quest’esamina può suonare quantomeno futuribile, non va dimenticato che in realtà applicazioni pratiche sono ormai all’ordine del giorno, e non solo in ambito industriale o aziendale. I misuratori intelligenti trovano ampia applicazione in soluzioni rivolte a privati con un trend di crescita quasi esponenziale (basti pensare che in seguito ad un sondaggio eseguito su un campione di early adopter, ben otto su dieci si sono detti entusiasti ed ingaggiati dalle opportunità del servizio offerte dagli smart meter, consigliandone sicuramente l’adozione ad altri).

Ma quali sono, concretamente, i casi di applicabilità di un misuratore intelligente?

Innanzitutto un tema centrale, vista la criticità del servizio erogato, è certamente quello del disaster recovery: un recente studio condotto negli USA ha dimostrato come un misuratore connesso alla rete dati web sia in grado di inviare un segnale di allerta alla minima variazione di un parametro operativo (calo di tensione, conduttori danneggiati, differenziale di tensione), e quindi essere di sostanziale supporto alle utility in caso, ad esempio, di eventi naturali di grande portata quali inondazioni, terremoti, ed altre calamità naturali.

Un altro filone di applicazione decisamente interessante è quello riguardante le cosiddette “Smart Cities”, ovvero le città intelligenti, connesse ed in grado di generare una mole di dati a supporto di decisioni operative. In questo caso abbiamo nuovamente gli smart meter ad intervenire, per esempio per monitorare il variare in tempo reale del consumo dell’illuminazione pubblica all’applicazione di politiche di energy saving (pannelli solari o comunque mediante alimentazioni da fonte rinnovabile), piuttosto che l’utilizzo di strumentazioni “smart” a servizio del cittadino, quali ad  esempio stazioni di ricaricare veicoli elettrici e microricarica.

In ultimo, come sempre citando solo tra gli esempi di maggior attualità ma senza pretesa di esaustività, ricordiamo l’integrazione nel sistema domestico, vero e proprio regno d’elezione dell’IoT: pensiamo quindi al “dialogo” tra un elettrodomestico ed un hub\dashboard a disposizione  dell’utente per ottimizzarne l’utilizzo e quindi i consumi.

Insomma, in un terreno ancora in parte inesplorato, pare doveroso per l’azienda energetica conoscere e sfruttare le potenzialità di questa tecnologia, non solo in ottica di profitto ma per l’impatto a livello di infrastruttura e servizio esprimibile sul tessuto sociale.

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