17.03.2016 | Il Canone Rai si paga in bolletta. Considerazioni sulla nuova normativa e sul cambio che vivranno i consumatori

Canone Rai in bolletta

di Cristina Bartelli. Apparso su ItaliaOggi - 17 marzo 2016

Canone Rai 2016 in un’unica soluzione, nel 2017, per chi cambia gestore dopo settembre.

Alle imprese d’energia che si occuperanno di riscuotere il canone in bolletta per conto dell’Agenzia delle entrate previsto un rimborso totale di 14 milioni di euro nel 2016 e 14 milio-ni di euro nel 2017 da redi-stribuire.

Per i dati omessi o incompleti che le imprese dovessero comunicare all’amministrazione finanziaria si applicheranno le sanzioni previste dall’articolo 5, comma 1 del dlgs 471/1991 (violazioni relative alla dichiarazio-ne Iva e ai rimborsi) calcolate sull’ammontare dei canoni che avrebbero dovuto formare oggetto della trasmissione o della comunicazione al netto dei riversamenti.

Sono queste le novità indicate nel decreto sul pagamento del canone Rai alla conclusione della riunione di ieri al ministero dello sviluppo economico tra amministrazione e operatori del settore.

Per Michele Governatori, presidente Aiget, associazione dei grossisti e trader d’energia italiani sulla partita dei rimborsi evidenzia che «la congruità del rimborso è fondamentale perché il costo dell’esazione non finisca come canone ombra sul prezzo dell’energia in bolletta».

Nell’ultima versione del decreto dunque sul piatto sono stati messi 28 milioni di euro nel biennio che l’Agenzia delle entrate dovrà redistribuire sulla base dei criteri di ripartizione stabiliti all’Autorità. Le novità di maggior impatto sui consumatori (si veda ItaliaOggi del 16/36/2015) riguardano le bollette a zero consumi di energie e quello relativo alle nuove utenze nel corso del 2016.

Per le bollette a zero consumi energia elettrica l’impresa elettrica invia ai clienti fatture con addebito delle rate del canone almeno una volta ogni quattro mesi.

Comunque, specifica il decreto, «l’impresa elettrica invia ai clienti le fatture con addebito delle rate del canone dovute per l’anno di riferimento in tempo utile per l’addebito entro il mese di ottobre».

Il decreto, poi, specifica, per le nuove utenze, quanto segue: «In caso di attivazione di nuova utenza successivamente all’emissione da parte dell’impresa elettrica delle fatture con scadenza nel mese di ottobre, il canone dovuto viene addebitato, in un’unica soluzione, nella prima rata dell’anno successivo dall’impresa elettrica che risulta essere certa della titolarità del contratto».

E se il canone risulta non dovuto in bolletta?

La richiesta di rimborso del canone addebitato ma non dovuto è effettuata con le modalità di un provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

L’Agenzia, tramite l’ufficio territoriale di Torino I verificati i presupposti della richiesta trasmette ad Acquirente unico le informazioni necessarie, tra le quali l’importo, ai fini dell’accredito da parte dell’impresa elettrica che risulta essere con certezza titolare del contratto. Una volta incassato il via libera Acquirente unico entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione dei dati rende disponibili alle imprese elettriche le informazioni per i rimborsi.

Alla fine di questa catena comunicativa le imprese elettriche procedono ad accreditare le somme da rimborsare a partire dalla prima fattura utile.

Il pagamento del canone, come stabilito dalla legge di stabilità avverrà in 10 rate mensili addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica.

In sede di prima applicazione nella prima fattura emessa successivamente al primo luglio 2016 sono cumulativamente addebitate tutte le rate scadute, dall’impresa elettrica che risulta certa del contratto alla data del 1° luglio.

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